the vegan blah blah

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I'M IN LOVE WITH: shar pei dogs, animals and their rights, books, music, photos, veganism, kitchen, apple, beer (brewdog!!!) I'M NOT IN LOVE WITH: meat eaters, pink clothes, discos, animal abusers, vivisectors, flavoured vodka, macho men, furs

mercoledì 31 ottobre 2012

Halloween...again!

Ok, è arrivato di nuovo Halloween..
Per quanto non possa definirmi una fan del made in USA, mi unisco al coro di festeggiamenti mutuati da oltre oceano e i motivi sono semplici: mi diverto e, soprattutto, fa tanto incazzare la Chiesa.
Quest'anno, io e la mia sorellina Cristina, abbiamo deciso di buttarci su due personaggi controversi degli anni '90, una morta l'altra no: Moana Pozzi e Cicciolina.
Trovare tutto per i costumi è stato estenuante e decisamente poco economico, ma il gioco vale la candela.
Nei prossimi giorni metterò le foto e vedremo quanto saremo riuscite a rimaner fedeli ai look delle due porno dive.
Cheers e buon Halloween!





mercoledì 17 ottobre 2012

You need the Fashion Shower

E' passato più di un mese da quando Anna dello Russo, la "guardian of fashion" editor at large di Vogue Japan, giornalista e blogger di moda (definita da Helmut Newton una "fashion maniac"), si è fatta strada nei cuori del grande pubblico grazie al video - presentazione per la sua collezione lanciata da H&M.
Chi ha visto il video, non può aver trattenuto le risate, visto che, più che una presentazione, sembrava il decalogo più pacchiano della storia dei consigli di moda - snocciolati in un inglese alquanto maccheronico.
Oltre ad andare in giro in abitini di latex estremamente corti e stivaloni alla coscia estremamente poco fini, Annona (e questo è apprezzabile) sfoggiava tutta la sua autoironia.
Morale della favola? La collezione della fashion maniac sta intasando ancora gli scaffali dello store di San Babila, probabilmente avrà più fortuna durante gli stracciatissimi saldi invernali; il motivo di questo scarso successo è sicuramente il gusto decisamente discutibile (anche se si può salvare qualche pezzo), aggiunto ai prezzi decisamente folli e così poco H&M.
In ogni caso, io adoro Anna, più che altro per la sua autoironia e per la sua capacità di ridere di se stessa e queste sono due qualità rarissime nel mondo della moda.
Vi consiglio di buttare un occhio sul suo blog, ma, soprattutto, sul sul canale Youtube (http://www.youtube.com/user/annadellorusso?feature=CAQQwRs%3D).

Anna di fianco al tronchetto gigante piazzato
in San Babila.



Alcuni accessori della collezione.



Anna ben fotoscioppata.




E ora lesson namber uan!!! http://www.youtube.com/watch?v=VZbF98jxF5c

giovedì 7 giugno 2012

L'invasione delle zanzariere





Milano è famosa per essere la città fashion opinion leader, e, se si vede a Milano, vorrà dire che il pezzo tirato fuori per l’occasione deve assolutamente essere un must have di armadi che già saranno strapieni di cianfrusaglie.
Alle volte Milano ci prende in pieno, ma altre tira fuori veri e propri disastri degni delle peggiori bancarelle di Papiniano.
La cosa divertente è che non esiste la progressiva diffusione della tendenza, ma una vera propria epidemia virale, e tante volte ti viene da chiederti: “Ma vi siete messe tutte d’accordo?”; è il caso di quella che l’acutissimo Riccardo, che tra uno spritz e l’altro mi faceva notare l’esegesi dell’invasione (in quel caso attorno alla stazione di porta Genova), ha ribattezzato La Zanzariera, e che ora vi andrò ad acidamente recensire.
La zanzariera è una specie di gonna a due pezzi, formata da una piccola gonnellina a “giropassera” che serve a “celare” le grazie, fatta di un tessuto simil coprente, mentre la gonna vera e propria è formata da due pezzi di tulle, o qualcosa di totalmente inconsistente, lunghi fino ai piedi.
Il senso di questa gonna non esiste, è brutta da vedere e sicuramente scomoda da indossare, visto che o sei una pertica di un metro e ottanta o devi mettere almeno 15 cm di tacchi per evitare di rubare il lavoro agli operatori ecologici dell’Amsa.
Il target d’indossatrici della zanzariera è abbastanza un cliché: o le modelle russe rachitiche che se la devono mettere per dimostrare un minimo di competenza in fatto di costume quando vanno a fare i casting, o le hipsters finte alternative che vogliono sempre andare in controtendenza, perché il consumismo è davvero troppo out (ahahahahahahahah! ndr), che alle volte le abbinano a zatteroni degni delle prime Spice Girls modello super zammarro, o ai vomitevoli ragnetti in plastica del bagnino di Lignano Sabbiadoro; poi c’è la categoria peggiore, quella che è proprio senza ritegno: la zanzariera che avvolge il cosciotto di prosciutto San Daniele alto un metro e quaranta.
Attenzione, io sono per i fisici prorompenti (e infatti non posso assolutamente definirmi un manico di scopa), le curve sono la vera essenza di una donna e noi italiane siamo uno gradino sopra le altre per questo, ma se sei alta un metro e un barattolo, con la stazza del figlio di Moby Dick e se si fa prima a saltarti che a girarti intorno, ti prego, evita!
Neanche le più famose fescion blogghers hanno potuto resistere al richiamo della zanzariera: la Blond Inzalata, per esempio, l’ha sfoderata in versione pantaloni del pagliaccio Baraldi (sempre a fare l’outsider, mattacchiona!).




Quindi, se non vivete in città e un giorno, di botto, vi troverete degli esseri scheletrici o altri simili a megattere che svolazzano di qua e di là con le loro gonnellone, sappiate che non sono esseri alieni, ma solo copycat dotate di pochissimo gusto.
Non sarebbe divertente tentare di arginare il dilagarsi di questi pezzi di stoffa cuciti a cazzo girando con la bomboletta di Autan, tipo quella antistupro, e vedere se anche queste sfescion victims cadono a terra a panza all’aria tramortite?  






















Con la perfida collaborazione di CriCri!

giovedì 5 aprile 2012

Birkin sì, Birkin no? Banane Taipei!!!

Ok, a parte essere un oggetto praticamente inarrivabile per le comuni mortali, la Birkin bag di Hermès non è vegan friendly, anzi..
E', però, innegabile la bellezza di quest'icona dello stile semplice, sobrio, ma anche ricercato.
Per chi non avesse 6000 e passa euri da spendere (in primis la sottoscritta), una marca pressapoco sconosciuta ha avuto la brillante idea di riproporre l'icona in una veste più funny e colorata.





Il brand è questo, Banane Taipei, ed è nato proprio con la Taipei Tote, ovvero la bag in plastica ispirata alla Hermès.
Il sito, www.bananetaipei.com, mostra un'ampia gamma di colori e misure, c'è anche la Baby Taipei Tote...sono tutte bellerrimeeeeeee!!

Prezzo: 97 €. Lo so, è un po' tanto per una borsa in plastica, ma se pensate che l'altra parte dai 6000...


Che ne pensate??? 

Baciiiiii


m








mercoledì 4 aprile 2012

mercoledì 14 marzo 2012

We love preppy!

Sarà che oramai il minimal è diventato di tendenza, ed era pure ora, ma da un po' di tempo a questa parte è esplosa la preppy mania.
Golfini a coste, colori pastello, pochi capi ben accostati, ballerine o comunque tacco non superiore ai 6 cm...la preppy, di solito, è l'altoborghese che gioca a lacrosse, fa danza classica etc etc..
La piccola Megghe, che di tutto questo non fa una cippa, ha rivisitato un po' il concetto di base (tant'è che le amiche dicono che più che preppy, lo stile è dell'educanda) e ha tirato fuori dal cilindro il golfone a righe col collo dorato, sul quale ha versato prontamente il caffé dopo 3 ore di vita.
Do you like preppy style?
baciiiiiii